Crescita, ma non troppo

Torna a crescere il mercato trattoristico europeo. Secondo i dati diffusi dal Cema, il Comitato che raggruppa i costruttori europei di macchine agricole, il primo semestre dell’anno in corso ha fatto registrare un incremento delle immatricolazioni nel Vecchio Continente pari al dieci per cento su base annua. Peccato che i primi dati sulla seconda metà dell’anno sembrano non confermano tale tendenza. Le immatricolazioni europee durante i primi sei mesi del 2019 hanno toccato le 96 mila e 428 unità, di cui 21 mila 285 appartenenti al segmento dei trattori fino a 50 cavalli di potenza e 75 mila 143 riconducibili al segmento over 50 cavalli. A incidere sul trend di crescita ha però pesato, secondo il report, l’effetto Mother Regulation che spingendo artificiosamente verso l’alto le immatricolazioni nel dicembre 2017 ha finito per creare un‘inevitabile trend ribassista nei primi mesi del 2018. Non a caso a trainare le immatricolazioni sono stati i mercati che più hanno sofferto a inizio 2018, Francia e Germania, paesi che hanno fatto registrare crescite, rispettivamente, del 47 e del 21 e mezzo per cento rispetto ai primi sei mesi dello scorso anno. Positivi anche i risultati di Spagna, Svezia e Finlandia, cresciuti rispettivamente del 19, del 24 e del 37 e mezzo per cento su base annua, mentre è risultato in controtendenza il Regno Unito che nel primo semestre dell’anno in corso ha visto le immatricolazioni subire una contrazione del tre e otto per cento rispetto allo stesso periodo del 2018, a causa probabilmente delle incertezze in merito al non ancora concluso percorso di uscita dall’Unione europea.  

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